“Non
vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né d'altronde vi è
albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si
riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si
vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore
trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori
il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore
sovrabbonda”.
Vangelo
di Luca, capitolo 6, versetti da 43 a 45.
Quanto
è vero...
Dall'esperienza
di questi giorni avevo tratto una preghiera e Dio ha risposto.
Questo
breve brano è tratto dal Vangelo di questa domenica (specifico che è
in rito ambrosiano, per cui in rito romano potrebbe essere che non
coincida). Qualcuno la chiama culo, alcuni coincidenza. Per me è
Provvidenza.
Dopo
un'estenuante discussione contro un muro di infantile arroganza ed incomprensione, mi sono posto la domanda se ciò che era successo
(un'incomprensione lavorativa, sfociata in odio furioso e frustrato
da parte di un collega) fosse davvero un quadro distorto dalle mie
emozioni o meno.
E
casualmente, ecco che dalla preghiera è arrivata la risposta.
Dal
Vangelo di una domenica, ecco una risposta chiara: dalle azioni di un
uomo si capisce la sua vera natura.
Un
uomo buono, maturo e responsabile sa trarre dal suo buon tesoro cose
buone: comprensione, disponibilità, apertura, umiltà.
Un
uomo cattivo, immaturo ed irresponsabile sa trarre dal suo cattivo
tesoro cose cattive: rabbia, chiusura, egoismo, arroganza.
E'
proprio vero: non esiste che un albero cattivo faccia frutti buoni.
Un fico non produrrà serpenti o scorpioni, ma frutti gustosi e buoni
da mangiare una volta maturi. Perciò un uomo che nel suo cuore e
nella sua mente ha solo stupidità e immaturità non sarà mai un
uomo intelligente e responsabile. Sarà sempre una nullità, un asino
che raglia al cielo illudendosi che il suo ragliare raggiunga le
stelle.
A
meno che non maturi. A meno che non prenda consapevolezza, si faccia
carico dei suoi limiti e decida di andare oltre la superficialità,
oltre la stupidità e l'ignoranza di cui si è ingozzato. Deve avere
il coraggio di vomitare il male e ricominciare a mangiare il bene, la
vera ricchezza e bellezza della vita.
Molti,
forse troppi, proprio perché sono uomini cattivi, non cambiano. Sono
sempre nel giusto, non hanno dubbi. E vivranno sempre nella loro vita
da quattro soldi, persi nel nulla e nel vuoto.
E'
incredibile come a volte ignoriamo completamente le cose più
essenziali. Queste poche righe sottolineano una grande verità che
spesso scordiamo, ma che è talmente elementare da colpirci con la
sua essenza.
Grazie
alla Provvidenza.
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