martedì 20 gennaio 2009

Discriminazione



Primo, un disagio. Secondo, un fatto.
Il disagio: discriminazione.
Il fatto: persecuzione.

E qui parte lo sfogo, se volete, abbastanza spontaneo.

Sono cristiano, cattolico. Vivo uno stile di vita differente. Vivo una fede particolare, che mi conduce ad una dimensione particolare di realizzazione personale e comunitaria. Eppure, non manca occasione che persone, enti e movimenti che professano il rispetto dell'uomo, l'uguaglianza di ogni uomo, la parità dei diritti cadano vittima della forma più abbietta del male che cercano di distruggere.

Discriminazione.

Non discriminiamo i poveri clandestini che arrivano sulle nostre coste. Non discriminiamo i poveri arabi. Non discriminiamo nessuno. Però neghiamo i diritti essenziali ai cristiani. Impediamogli di vivere la loro fede. Impediamogli di esprimersi. Impediamogli di parlare.

DISCRIMINAZIONE.

Nelle nostre strade. I cristiani sono discriminati tutti i giorni. Dai colleghi, dai compagni di scuola, dalle persone che frequentano, dagli amici o presunti tali. E in silenzio, con pazienza, sopportiamo e taciamo. Perchè se parliamo, siamo "quegli sporchi cattolici".

NOI CRISTIANI SIAMO PERSEGUITATI.

Non in India, non nel Darfur, non nelle Filippine. Qui, ogni giorno. E a questi atei, laici protettori della parità degli uomini voglio chiedere: "Perchè non vengono tutelati i nostri diritti?". Noi siamo i diversi, quelli che non sono uomini. Tutti questi bravi politici, che si inchinano di fronte a chiunque chiede attenzione, ma sputano in faccia al cristiano che dice la sua.
Solo ennesima potenza dell'idiozia umana.
Diritti, diritti, parità, uguaglianza.
A noi cristiani, espulsione dalle discussioni, porte sbattute in faccia, calci nel culo nel nome dell'uguaglianza. Eppure chiediamo solo di dire la nostra, senza imporre. O almeno, non ho mai fatto questo. Non è cristiano.

Lo slogan.
Poveri atei senza diritti, mi viene da dire. Allora per aiutarli bruciamo un po' di cristiani. Una parola che descrive bene questo concetto.

Xenofobia.

E non dico altro.

Ma in fondo, noi siamo "QUEGLI SPORCHI CATTOLICI", no.

domenica 18 gennaio 2009

POESIA - PENSIERI DELLA SERA

Alberi neri contro la neve ghiacciata,
nebbia strisciante sotto il cielo di inverno.
Tempo che fugge,
uomini che svaniscono nel vuoto dei giorni,
mentre noi ancora cerchiamo un senso al nostro lungo cammino.
I perchè si inseguono,
i come si accumulano.
Ma la domanda finale rimane:
il mio scopo?

Languide parole scrivono storie evanescenti.


Bodio Lomnago, 18 gennaio 2009.

domenica 11 gennaio 2009

Recensioni film

CRANK

REGIA: Mark Neveldine e Brian Taylor
SOGGETTO: Mark Neveldine e Brian Taylor
SCENEGGIATURA: Mark Neveldine e Brian Taylor
COLONNA SONORA: Paul Haslinger
MONTAGGIO: Brian Berdan
FOTOGRAFIA: Adam Biddle

SINOSSI
Chev Chelios (Jason Statham) è un sicario al soldo di Don Carlito (Carlos Sanz), un grosso boss della malavita. Un mattino si sveglia e scopre di essere stato avvelenato da Ricky Verona (Jose Pablo Cantillo), il quale gli ha iniettato una droga sintetica cinese nel tentativo di ucciderlo per lenta overdose. Motivo dell'azione è l'uccisione di un boss della mafia cinese, Dom Kim.
Chev sembra condannato, in quanto la droga può provocargli un arresto cardiaco entro poche ore a meno che egli non renda costante la concentrazione di adrenalina nel sangue.Tentando di sopravvivere e cercando un antidoto, Chev dovrà riuscire a vendicarsi prima che la droga faccia effetto.


RECENSIONE
Tipico action-movie poco cervellotico basato interamente sulle performance del protagonista, in questo caso il duro Jason Statham. in totale, 84 minuti di inseguimenti, corse e sparatorie condite con qualche effetto splatter e molta violenza. Non mancano momenti un po' più seri, ma la maggior parte del film è una citazione videoludica che prende a piene mani da classici come Grand Thief Auto della Rockstar. Nello svolgersi della storia viene iniettata anche un certa dose di humor con scene dal taglio cartoonesco, aiutate anche da un montaggio da videoclip e dalla colonna sonora composta da Paul Haslinger (già autore di Shoot'em Up di Davis).
Film del tutto innocuo, consigliato per chi vuole gustarsi un film spegnendo i neuroni e lasciando correre l'azione spensierata da videogioco.

mercoledì 7 gennaio 2009

Prima novità dell'anno

Non perdiamo tempo a sfruttare il nuovo anno appena iniziato...

Prima novità di questo anno per quanto concerne il mio spazio web è la mia iscrizione all'arcinoto Facebook, molto di moda negli ultimi tempi.
A primo acchito, direi che non ci trovo niente di particolare rispetto a questo piccolo blog di provincia: non si può impostare layout, sfondi, caratteri; non si può linkare o creare delle piccole applicazioni con HTML o Java; si possono postare video e foto esattamente come un blog.
In un certo qual modo, credo che non lo sfrutterò moltissimo, ma al momento può tornare utile per chi volesse contattarmi tramite questo sito.

Per chi utilizza Facebook, potete cercarmi come Daniele Passera.
Naturalmente, l'unico inimitabile Grampasso :-)

Saluti, navigatori!

martedì 6 gennaio 2009

Nuovo anno

Nuovo anno... Cosa già vista? Il solito transito? Tempo da sprecare?

Eccoci entrati nel 2009, lasciandoci alle spalle un altro anno di fatiche, gioie e dolori. Passate le feste e finiti i cenoni, cosa ci rimane del tempo passato? E cosa ci prepariamo ad affrontare con quello futuro?
Senz'altro ci aspetta un altro anno pieno di impegni, desideri e ambizioni; senz'altro ci attendono al varco altrettante delusioni, disillusioni e scontri. L'importante per noi è capire cosa vogliamo da questo nuovo anno. Fissiamo i nostri obbiettivi e diamoci da fare per raggiungerli. Questo perchè è essenziale sapere cosa volere, per non trascinarci attraverso un altro anno e arrivare al prossimo capodanno ancora una volta a lamentarci, vegetare e sprecare tempo per niente.

Personalmente, questo anno sarà di transizione. Transizione perchè lascerò la strada che ho percorso finora per lanciarmi in un nuovo sentiero: quello della scrittura, all'inseguimento di un desiderio e di una vocazione. Con calma e costanza, cercherò di abbandonare la grigia vita da nessuno, per prendere il volo in un mondo che nonostante sia un pantano viscido e maleodorante ha ancora tanta bellezza e poesia da insegnare a chi sa ascoltarlo.
Perchè questa decisione?
Perchè è giusto tentare di realizzarsi e perchè ognuno di noi deve seguire il proprio sentiero. Perchè ognuno ha qualcosa da dire e condividere con gli altri e ognuno ha i suoi doni e le sue caratteristiche.
Questo non vorrà dire abbandonare i compagni di vita e gli amici di sempre, oppure gli impegni che occupano il mio tempo. Vorrà dire crearsi gli spazi e i tempi per crescere e coltivare questa realtà. Vuol dire sacrificare sì un po' di tempo, ma non distruggere quei legami e rapporti umani che sono la base di tutta una vita.

Auguro a tutti di poter trovare quell'obbiettivo e quel traguardo che vi dia sapore ed energia in questo anno nuovo di zecca che ci è concesso.

Buona navigazione a tutti!