venerdì 26 settembre 2008

Recensioni film - Equilibrium

Buongiorno a tutti, navigatori!

Fra le mie passioni ho già menzionato più volte il cinema, e vorrei farvi partecipi di questo mio interesse particolare.
D'ora in avanti, posterò alcune recensioni scritte da me sui film che man mano andrò a vedere, esponendo così le mie impressioni e i miei commenti, che spero ricevano le vostre risposte.
Sentitevi liberi di commentare senza riserve se avete visto le pellicole che proporrò. Se qualcuno poi ne è incuriosito, provate a guardare il film e traetene le vostre conclusioni.
Buona lettura!

EQUILIBRIUM

REGIA : Kurt Wimmer
SOGGETTO : Kurt Wimmer
SCENEGGIATURA : Kurt Wimmer
COLONNA SONORA : Klaus Badelt
FOTOGRAFIA : Dion Beebe
MONTAGGIO : Tom Rolf, William Yeh
EFFETTI SPECIALI : Uli Nefzer
SCENOGRAFIA : Wolf Kroeger

NAZIONE : Stati Uniti
ANNO : 2002
DURATA : 107'









SINOSSI
Dopo la Terza guerra mondiale, l’umanità vive a Libria, dove, per evitare che gli uomini tornino al male, tutti i sentimenti (positivi e negativi) sono vietati. Per mantenere la popolazione in uno stato di catatonica assenza di emozioni, il governo impone l’assunzione quotidiana di Prozium, una droga de-sentimentalizzante. Di conseguenza, sono illegali anche la musica, l’arte, la lettura, gli animali domestici, ecc.
Su tutto sorvegliano i Clerics, agenti incaricati di scovare i colpevoli di reati d’emozione, membri del Tetragrammaton. Ma proprio un perfetto Cleric (Christian Bale), saltata una dose di Prozium per errore e entrato in contratto con una donna affiliata alla Resistenza sotterranea (Emily Watson), inizia a provare emozioni e a nutrire dubbi, fino ad aderire alla resistenza facendo da infiltrato nell’apparato repressivo.

RECENSIONE
Film decisamente poco pubblicizzato, Equilibrium prende il nome dalle fabbriche dove viene prodotto e distribuito il Prozium.
Il film ricalca il sentiero del filone anti-autoritario e si capisce subito dalle prime sequenze di azione (azioni di polizia contro dei ribelli, emissari inquietanti e nero vestiti con molte somiglianze al Neo di Matrix, censura e roghi di materiale illegale, esecuzioni sommarie). In se, richiama molti classici del genere come 1984 di Orwell e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury e più citazioni da Matrix.
Kurt Wimmer realizza un buon action movie, basandosi essenzialmente sull'interpretazione di Christian Bale, attore versatile e molto bravo nel rendere l'idea di un uomo che riscopre un universo di percezioni ed emozioni da tempo sopite. Molte le sequenze in cui si è guidati assieme al Cleric alla riscoperta del mondo che lo circonda, realizzate con cura per i dettagli (la mano che accarezza il muro crivellato dai proiettili, le carezze ai cani randagi, il profumo usato dalla donna, etc.).
Anche le sequenze d'azione non deludono, grazie al montaggio veloce e ad alcune inquadrature in prima persona realizzate discretamente bene. Spettacolari gli scontri che coinvolgono il Cleric e la tecnica della Gun Kata, un ibrido fra le arti marziali e l'uso delle armi da fuoco.
Molto ben realizzate le ambientazioni, girate quasi completamente nell'Olympiastadion di Berlino, inaugurato nel 1936 da Adolf Hitler per la XI Olimpiade. L'imponente struttura in cemento rende bene l'idea di grigiore che permea l'animo e la società privata delle sue emozioni, e stride con il contrasto dei rifugi della Resistenza, ricchi di colore e oggetti caldi e vivi (quadri, dischi, libri, ...).
Dal punto di vista degli effetti speciali, siamo ad una applicazione decisamente più umana degli ultimi blockbuster hollywoodiani, con un ricorso alla CG (computer graphic) limitato agli sfondi e alle panoramiche della città e ad alcuni dettagli nelle sequenze d'azione. Buona anche la colonna sonora di Klaus Badelt (La Maledizione della Prima Luna), anche se a volte un po' incolore e poco evocativa.

INFO : http://it.wikipedia.org/wiki/Equilibrium

1 commento:

Efesto ha detto...

Un film notevole, anche per molti piccoli dettagli che uno spettatore attento riesce a cogliere, prima fra tutti, a mio parere, la pistola del cleric, un capolavoro fra i prop cinematografici (basata sull'italica beretta 92F).
Inoltre il background e' ben definito e splendidamente raccontato nella fotografia, avrebbe meritato magari un film un po' piu' riflessivo per essere goduto maggiormente ma in fondo e' reso molto bene anche dalle scene d'azione.
Unico rammarico, la scarsa pubblicita' che ha ricevuto, io personamente l'ho conosciuto per caso su SKY ed e' stato amore a prima vista ma non mi sono mai capitate persone che lo conoscessero gia'.