martedì 11 maggio 2010

PAROLE E PAROLE CUCITE NEL SILENZIO DELLA NOTTE

Rieccoci qui, internettari e navigatori del digitale!
Un lungo periodo di silenzio divide questo post dal mio ultimo intervento su questa pagina, ma l'elemento portante di questa area personale è la spontaneità, perciò niente articoli forzati dalla necessità di sporcare un foglio virtuale.
Cosa è successo in questo periodo di mutismo? Molti associano alla mancanza di parole un vuoto sterile e inutile, ma la mia esperienza personale dice tutto il contrario. Spesso è proprio nel silenzio e nelle tenebre di una notte umida e nuvolosa come le nostre che sbocciano i fiori delle riflessioni più belle e i arrivano i frutti delle iniziative più buone.
Dal canto mio, posso dire che questo silenzio prolungato mi ha solo giovato. Forte della mia esperienza e ben deciso a farla valere, ho partecipato al "solito" concorso letterario di Este, indetto dal circolo culturale "Il Sentiero dei Draghi". E posso dire che a volte i sogni, piccoli o grandi che siano, se perseguiti con la giusta dose di cinismo misto a speranza portano alla soddisfazione e alla loro realizzazione. 

Due racconti, un horror psicologico e uno steam-punk puro, completamente diversi per messaggio, stile e narrazione sono stati premiati con l'ambito attestato di finalista. 

Non il podio, spesso ambito e sempre più spesso responsabilità pericolosa, ma una grande felicità e gioia difficile da descrivere, condita con la voglia di fare di più, andare oltre e realizzarsi.
Emozioni pure e semplici, non avvelenate dall'arrivismo e dall'inutile arroganza dell'ambizione che sporcano ogni iniziativa e ogni evento facendolo diventare solo l'ennesimo strumento di prevaricazione e motivo di conflitto.
Grandi momenti, insomma, capaci di farti crescere nella strada dell'arte, l'unico e vero strumento di realizzazione interiore dell'Uomo e della sua bellezza.
E così via!
Altro grande traguardo per me è stato la realizzazione della bozza completa del mio primo libro, grande ambizione e grande sogno. Altro bellissimo golem intessuto di riflessione, tenebra e arte. Ora a me la grande responsabilità di mettere un mattone sull'altro ed edificare la storia e l'epica di un grande viaggio che spero di condividere con voi in un futuro non troppo remoto.
Tante cose belle e brutte si intrecciano nella vita di ogni giorno, ma sono i grani di sale dei nostri sogni e delle nostre speranze che le danno sapore. Non il noioso alternarsi delle ore su un orologio inclemente che segna ogni volta un giorno in meno, non il rincorrere inutile di gretti e bassi obbiettivi meschini e senza valore. Dobbiamo imparare ad apprezzare, conoscere e comprendere.
Imparare a conoscerci, nel silenzio e nel buio, perchè così possiamo trovare il nostro scopo, il nostro essere vero, i nostri obbiettivi.
Comprendere le nostre capacità per poter meglio spiegare le ali, calcolare le energie, troppe volte disperse per inseguire vani sentieri che ci portano dappertutto tranne che da qualche parte.
E' questo il grande insegnamento che ci danno le stelle di una sera silenziosa, nell'ombra della nostra stanza quando a letto, in attesa dell'abbraccio di Morfeo, siamo in compagnia solo del battito del nostro cuore, del ritmo del nostro respiro. E dell'Inquilino del Piano di Sopra, che ringrazio puntualmente di avermi fatto meno bello, meno figo e meno superficiale degli altri per meglio distinguermi da una massa sempre più amorfa.
E allora buonanotte, Lettori della Grande Rete!
L'augurio è che anche voi possiate apprezzare questi attimi di bellissima riflessione e realizzare il vostro sogno con sincera e umile costanza.


Hoo-ha!



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