domenica 29 marzo 2009

POESIA - SCONFITTA?

Vecchio soldato,
da solo abbandonato,
difende una sdrucita bandiera
mentre il mondo cade a pezzi.
Ritto con la sua arma,
invoca l'uomo di fermarsi
e ripartire.
Gente demotivata,
disinteressata,
lo guarda folle,
senza avere ne motivi ne obbiettivi.

Vecchio soldato,
da solo abbandonato,
gace sui resti della sua trincea.
Troppi colpi sparati contro un mondo indifferente.
Troppe preghiere sussurrate al vento,
nelle ore più tetre.
Lacrime bagnano il fango,
mentre striscia nel suo buco,
attendendo l'ultimo richiamo.

Vecchio soldato,
da solo abbandonato,
muore nel suo buco,
mentre gente senza obbiettivi e senza motivi
gli passa accanto,
lanciandogli occhiate di gelido fastidio.
Non poteva morire altrove?
Sembrano dirgli.

Vecchio soldato,
da solo abbandonato,
perchè muori nel mondo depredato?
Uomini e donne,
ragazzi e ragazze,
bambini e bambine,
tutti assieme sul carro del disfacimento,
sordi ai tuoi richiami,
muti ai tuoi appelli,
profeta di verità.

Vecchio soldato,
morto e interrato,
forse qualcosa lasci a chi ti guarda indifferente,
a questa stupida gente.
Un sentiero e un segno,
controcorrente e irriverente.
Nuvole di idee e massime di fortezza,
nella terra come giaciglio
assapori il lento riposo.

Un germoglio nasce dalla terra.
Un limpido raggio lo illumina.
Forse gente indifferente alla fine capisce.
Ma è troppo tardi,
e il carro è rovesciato.
Ma non per te, vecchio soldato 
da solo abbandonato.

Un mano coglie un fiore sbocciato.
Giunta in preghiera per te,
vecchio soldato,
morto e interrato.

Bodio Lomnago, 28 marzo 2009.

1 commento:

Efesto ha detto...

Dorme sulla collina il vecchio soldato, lo ricorderemo come chi in direzione ostinata e contraria, ha sempre saputo da che parte sparare.

Bella li' grampa, non stare a farti sparare