giovedì 12 giugno 2008

Filosofia spicciola - parte 1

Buongiorno a tutti!

Dopo un inizio leggero e ironico, voglio cominciare a mettere sul tavolo alcune riflessioni sul filosofico semplice, per poter condividere e confrontarci con argomenti un po' più alti. Anche la mente ha bisogno di elevarsi, ogni tanto...

Oggi girovagando fra web e libri in cerca di informazioni per una vacanza a tema che sto organizzando, ho partorito alcune riflessioni sul tema che mi è stato proposto per questa iniziativa: la libertà.
Partendo da alcune domande che mi sono state poste per strutturare la settimana in questione, ho riflettuto su questo concetto a noi così ovvio e così sconosciuto. Ora, non sono filosofo e non ho studi classici a riguardo, ma la cosa ha stimolato i miei neuroncini (o meglio quelli che mi rimangono dopo una giornata di lavoro). Spero che facciano altrettanto con voi...


1 - COS'E' LA LIBERTA'?

Per me la libertà è il poter compiere delle scelte in base ad una scala di valori personale e vivere queste scelte per realizzare la mia vita.
Questa mia libertà si basa non sul fare quel-che-voglio-quando-voglio-come-voglio, ma seguire un obbiettivo che mi faccia realizzare come persona, conforme alla mia identità, in continuo confronto e discussione con la realtà che mi circonda.
Perciò ecco cosa emerge dalla prima riflessione che ho fatto: identità, confronto, realtà, obbiettivi.
Per semplificare ed esemplificare, possiamo paragonare noi stessi ad una nave, equipaggiata con le ultime tecnologie e potente, dotata di un'autonomia lunghissima (ma non infinita). Se non sappiamo dove dirigerla, non possiamo sfruttarla (obbiettivi). Se non conosco le caratteristiche della mia nave, non posso sapere cosa può fare e quanto può fare (identità). Se non conosco le condizioni delle acque in cui navigo, non posso definire una rotta (realtà). Se non verifico la rotta ogni tanto, potrei non raggiungere mai la mia meta (confronto).
Se non rispetto tutto questo, posso sì andare dove voglio, ma non saprò mai dove andare e come ci arriverò. Ironia della situazione, sarei così libero da non sapere dove andare con la mia nave straordinaria :-)


Questo era solo la prima delle mie riflessioni, ma ne pubblicherò i seguiti nei prossimi giorni. Attendo le vostre considerazioni.

4 commenti:

Efesto ha detto...

da quello che hai scritto mi viene da capire che la liberta' assoluta non ci sia.

Nel senso che scrivi che la liberta' senza obj sia completamente inutile perche' si disperda, come una nave che puo' andare ovunque ma alla fine non va' da nessuna parte.
Ecco allora che si rendono necessari altri aspetti come l'identita', una meta, una strada.
Ma queste a loro volta non sono limitazioni alla liberta' stessa? non ci ostacolerebbero a loro volta al punto che, al momento che per un qualunque motivo volessimo cambiare strada o meta, non potremmo piu' proprio per quella che gia' ci siamo tracciati?

a mio pensare la liberta' e' proprio questo, poter seguire la propria strada e poterla stravolgere completamente a nostro piacimento senza dover rendere conto a nessun'altro se non noi stessi.
Penso inoltre che non ci sia prigioniero peggiore di chi e' prigioniero di se stesso.

Attendo cmq sviluppi sull'argomento :)
a risentirci

Unknown ha detto...

Ottima osservazione, che apre un nuovo quesito, a cui tenterò di rispondere con gli ulteriori sviluppi dell'argomento: l'uomo è assoluto?

Anonimo ha detto...

ciao! ho trovato il tuo blog facendo uin aricerca. ti ammiro molto e sono totalmente d'accordo con la tua corrente di pensiero............................. io ho provato tutti i tipi di droga ma voglio provare quella che usi tu!!!!!!! ti prego dimmi dove l'hai presa...la vendono in chiesa al posto della comunione???? no perchè se è così neanche a me mi deve convincere nessuno a essere credente! se non sei ipocrita avraiil goraggio di rispondermi e non cancellerai il commento! assssssssorrrata

Unknown ha detto...

Ecco il commento. La droga che uso non la vendono, ne sono l'unico produttore e venditore (e, come hai notato, l'unico consumatore).